I rifiuti speciali

I rifiuti speciali si suddividono secondo il loro grado di pericolosità in pericolosi e non pericolosi. Questi ultimi rappresentano la parte preponderante della produzione nazionale annua di rifiuti, sebbene siano poco visibili nella nostra vita di tutti i giorni. In Italia nel 2017 si sono prodotti 2,13 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi per abitante a fronte di appena 488,9 kg di rifiuti solidi urbani.

La produzione complessiva di rifiuti speciali in Italia vede arrivare il maggior contributo dal settore delle costruzioni e demolizioni, seguito dalle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento ambientale e, al terzo posto, dalle attività manifatturiere. Anche la frazione che raggruppa i soli rifiuti speciali non pericolosi, che include oltre il 90% del quantitativo complessivo prodotto, riflette sostanzialmente le stesse proporzioni.

La gestione dei rifiuti speciali è regolata da logiche commerciali e affidata a operatori specializzati. Nonostante la strategia europea per la gestione dei rifiuti non affronti in forma organica lo smaltimento dei rifiuti speciali, il settore in Italia ha raggiunto alti livelli di efficienza nell’implementazione di strategie per il riciclo dei materiali e di processi end of waste. Nel 2017, solo il 7,91% dei rifiuti speciali non pericolosi è finito in discarica.

A livello geografico la produzione di rifiuti speciali è maggiore nelle regioni d’Italia dove più forte è il tessuto economico e produttivo. Nel 2017 la macroarea geografica Nord ha infatti prodotto quasi 81 milioni di tonnellate (58,3% del totale), seguita dal Sud con quasi 33 milioni di tonnellate (23,7%) e dal centro con 25 milioni di tonnellate (18%).

       

La classifica della produzione dei rifiuti speciali per regioni nel 2017 rispecchia quella dello stesso anno dell’Istat sulla produzione del Pil, con il Piemonte in quarta posizione, dietro a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, seguito a breve distanza dalla Toscana. Nel 2017 la produzione totale di rifiuti speciali in Piemonte è stata di 9,26 milioni di tonnellate, pari a circa 2.116 kg per abitante. La percentuale di rifiuti non pericolosi è stata del 92%.