Come mai la scelta di localizzazione dell’impianto di smaltimento è caduta su Cascina Borio? In linea generale i criteri di idoneità da considerare nella collocazione di impianti di recupero e smaltimento di rifiuti prescindono dalla tipologia del rifiuto, urbano o speciale.
In questo caso la scelta di insediamento è partita dalle indicazioni contenute nel Programma provinciale di gestione dei rifiuti urbani della Provincia di Alessandria, che segnalava la potenziale idoneità della zona. Cascina Borio è sembrata il luogo più adatto perché si trattava di un sito con un assetto morfologico già alterato per la presenza di una cava in via di esaurimento. Il progetto di realizzazione ha quindi previsto una configurazione finale dell’impianto che riproporrà l’assetto morfologico precedente le attività di estrazione, recuperando l’integrità paesaggistica e ambientale dell’area rispetto al territorio circostante grazie a un piano di ripristino comprendente interventi completi di rinaturalizzazione.
Il sito ha il compito di accogliere alcune tipologie di rifiuti speciali non pericolosi, ossia rifiuti di origine industriale, materiali da demolizioni e terre da bonifica. La sua posizione è strategica rispetto alle attività che il Gruppo Riccoboni gestisce in Piemonte, dove da diversi anni conduce importanti bonifiche ambientali di siti e terreni contaminati e gestisce un impianto di trattamento dei rifiuti industriali.
La coltivazione dell’impianto avverrà per fasi successive. L’invaso sarà suddiviso in otto parti denominate settori, completamente autonome le une dalle altre, ma ne verranno attivate solo due per volta per massimizzare l’efficienza delle operazioni di gestione e le azioni di protezione ambientale.